PERSONAGGI ENNESI AL VOLANTE - 2
L'UOMO COL CAPPELLO ENNESE
Conosciamo tutti il famigerato uomo col cappello ed il pericolo che egli rappresenta per ogni automobilista, ma l'uomo col cappello ennese è ancor più pericoloso ed irritante.
Considerato che questa città possiede strade strettissime, salite e discese da pazzi e semafori con tempi di durata del rosso da calende greche, se vi capitasse malauguratamente di beccarne uno mentre vi trovate ad Enna è meglio che cominciate a pregare.
Solitamente l'uomo col cappello ennese non supera mai i 10-20 km/h, guida una Fiat Uno, Fiat 126, Fiat Panda (vecchio tipo), Fiat Punto e....le famigeratissime ed odiose MotoApe, si quelle che a malapena, tra le salite ripide ennesi, riescono a raggiungere i 5 km/h.
L'uomo col cappello ennese riesce a far accumulare dietro di sè code chilometriche di auto e nonostante ciò continua imperterrito nella sua andatura a passo di formica, non bastano colpi di clacson, lampeggiate con gli abbaglianti, urla, imprecazioni e quant'altro, lui non vi considera nemmeno....anzi a volte s'incazza pure e comincia a confabulare con fare agitato con la moglie seduta a fianco.
L'uomo col cappello ennese arriva in prossimità di un semaforo all'andatura di 20km/h e se il semaforo è verde comincia a rallentare sino ai 5-10km/h in modo che possa scattare il giallo, quando scatta il verde l'uomo col cappello ennese, deve prima togliere il freno a mano, verificare almeno tre volte che il semaforo sia verde, dare una bella accelerata con la frizione sollevata al minimo (con relativo urlo del motore, fumo e puzza di bruciato), farsi il segno della croce con una delle miriadi icone mariane sparse per il paese e finire di incazzarsi sbraitando insieme alla moglie per i colpi di clacson che riceve in serie dagli automobilisti che stanno dietro.
Situazione ancor peggiore se beccate l'uomo col cappello ennese orgogliosamente al volante della sua MotoApe del 1976 che viaggia alla mitica velocità di 5 km/h, quelle con rosari e corni rossi appesi allo specchietto retrovisore e con l'asso di bastoni appiccicato al cassone il quale spesso contiene frutta e verdura e/o anche familiari (!) dello stesso.
Se avete un appuntamento o dovete andare al lavoro e soprattutto se vi trovate in via pergusa mettetevi l'anima in pace, perderete dai 20 ai 25 minuti, anche perchè spesso è quasi impossibile sorpassarli a causa del traffico spaventoso sull'altra corsia.
Enna Città Di Merda
Dedicato ad uno dei luoghi più invivibili del globo terracqueo
lunedì 18 luglio 2011
PERSONAGGI ENNESI AL VOLANTE - 1
PERSONAGGI ENNESI AL VOLANTE
(si ringrazia il blog pxarcobaleno.wordpress.com per la perfetta descrizione di personaggi che si adattano alla perfezione alla realtà ennese)
IL TAMARRO COL CAPPELLINO DA BASEBALL CON L’AUTO (POSSIBILMENTE MINI COOPER, FIAT CINQUECENTO, FIAT BRAVO E SEICENTO GIALLA, ALFA GTO, NdAdmin) AEROGRAFATA, SPOILERATA, MINIGONNATA, RIBASSATA, VETROSCURATA E SOVRALIMENTATA:
il più delle volte non è fonte di periolo; ha speso troppi soldi sul suo “gioiellino” per permettersi di fare cazzate tipo graffiare il paraurti o prendere un tombino a velocità elevata col rischio di spaccare la mascherina e le minigonne che gli sono costati gli ultimi sei mesi di stipendio dell’anno precedente (tredicesima inclusa). Quasi sempre è un fidato “compagno di viaggio”. Quasi sempre, appunto. Il tamarro diventa pericoloso se:
* accanto a se ha la sua ultima conquista conosciuta la sera prima in discoteca;
* per radio stanno passando il brano house che più lo gasa;
* al semaforo, hai, inavvertitamente, dato un colpetto di acceleratore: E’ fatta…ai suoi occhi lo hai sfidato. Preparati a respirare gomma bruciata appena scatta il verde;
* deve andare alle giostre (o a farsi il giro da figo in via Roma con l'immancabile braccio fuori dal finestrino e la haaaaause a tutto volume, NdAdmin) con gli amici (tamarri anch’essi) e si sente sù di giri (complice la cocaina che, magari, ha sniffato prima di uscire di casa);
* è appena uscito dalla discoteca e ha bevuto “solo” quattro gin tonic, 3 coca e rum, una bottiglia di champagne con la tipa che si è baccagliato e che, sulla tarro-mobile, gli fa compagnia al ritmo assordante dei brani maranza che hanno fatto da controno alla loro serata fino a quel momento.
Anche qui, se vi capita di incrociarlo, lasciatelo passare. Se tutto va bene andrà ad impastarsi contro un albero (Frankie Hi-NRG MC – Quelli Che Benpensano) piuttosto che su di voi.
http://pxarcobaleno.wordpress.com/2008/05/21/luomo-col-cappello-automobilisti-pericolosi/
(si ringrazia il blog pxarcobaleno.wordpress.com per la perfetta descrizione di personaggi che si adattano alla perfezione alla realtà ennese)
IL TAMARRO COL CAPPELLINO DA BASEBALL CON L’AUTO (POSSIBILMENTE MINI COOPER, FIAT CINQUECENTO, FIAT BRAVO E SEICENTO GIALLA, ALFA GTO, NdAdmin) AEROGRAFATA, SPOILERATA, MINIGONNATA, RIBASSATA, VETROSCURATA E SOVRALIMENTATA:
il più delle volte non è fonte di periolo; ha speso troppi soldi sul suo “gioiellino” per permettersi di fare cazzate tipo graffiare il paraurti o prendere un tombino a velocità elevata col rischio di spaccare la mascherina e le minigonne che gli sono costati gli ultimi sei mesi di stipendio dell’anno precedente (tredicesima inclusa). Quasi sempre è un fidato “compagno di viaggio”. Quasi sempre, appunto. Il tamarro diventa pericoloso se:
* accanto a se ha la sua ultima conquista conosciuta la sera prima in discoteca;
* per radio stanno passando il brano house che più lo gasa;
* al semaforo, hai, inavvertitamente, dato un colpetto di acceleratore: E’ fatta…ai suoi occhi lo hai sfidato. Preparati a respirare gomma bruciata appena scatta il verde;
* deve andare alle giostre (o a farsi il giro da figo in via Roma con l'immancabile braccio fuori dal finestrino e la haaaaause a tutto volume, NdAdmin) con gli amici (tamarri anch’essi) e si sente sù di giri (complice la cocaina che, magari, ha sniffato prima di uscire di casa);
* è appena uscito dalla discoteca e ha bevuto “solo” quattro gin tonic, 3 coca e rum, una bottiglia di champagne con la tipa che si è baccagliato e che, sulla tarro-mobile, gli fa compagnia al ritmo assordante dei brani maranza che hanno fatto da controno alla loro serata fino a quel momento.
Anche qui, se vi capita di incrociarlo, lasciatelo passare. Se tutto va bene andrà ad impastarsi contro un albero (Frankie Hi-NRG MC – Quelli Che Benpensano) piuttosto che su di voi.
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lunedì 11 luglio 2011
Una pagina su Nonciclopedia su Enna !!
Enna
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Enna è una città (...) situata nel centro della Sicilia, famosa per... ehmm... ah sì, il Ratto di Proserpina, famoso mito greco. Poi per più di tremila anni il nulla, fino alla fondazione dell'università Kore.
La lingua ennese
La lingua ennese è un misto di dialetto siciliano e reminescenze della lingua dei siculi e dei sicani. Esse sono riconducibili ai suoni gutturali e rozzi che la maggior parte degli ennesi sono soliti emettere. Frase classica che esprime tutta la potenza espressiva dell'ennese è "u vu l'uvu?" cioè "vuoi l'uovo?", anche se ci sono altre chicche come: - "u vu un bicchiri i vinu?" (vuoi un bicchiere di vino?) oppure
- "un litru d'ugliu" (un litro d'olio).
La caratteristica più gioiosamente apprezzabile dell'ennese verbo è: lo strascico cantilenante. Suddetto raglio approssimativamente riconosciuto come un suono sulla tonalità del DO minorato accompagna goduriosamente le parole alla fine di ogni frase. Esemplare è l' esclamazione "'cchi ffà ni jaaaaaaaaaamu?" ("ce ne andiamo?") comunemente pronunciata nella settimanale occasione della Fera Do' Marti altresì detta "U mircatu" dove primati sfuggiti all'evoluzione sacrificano oggetti in plastica e stoffe confezionate con peli di muflone, il tutto accompagnato da preghiere gutturali al dio Tuttaneuro, dio economista e proveniente dalla Piana di Catania.
La cucina ennese
A Enna è possibile mangiare in una delle tante tavole calde e bar presenti. Da tenere a mente il fatto che trovare un pezzo di tavola calda relativamente semplice è molto difficile. Questa è la classica scena che si svolge in una tavola calda tra un ignaro visitatore (A) e chi sta dietro al bancone (B):
B: cchi buu? (cosa desidera?)
A: ehmm, qualcosa di leggero...
B: sì, chistu bunu iè (ecco, questo è buono)
A: ma cosa c'è dentro?
B: tumazzu, cacucciuli e cipudda (formaggio, carciofi e cipolla)
A: no, no...e qui?
B: viustel, fungi, cacucciuli, prosciuttu e patati (wurstel, funghi, carciofi, prosciutto e patate)
A: ehmm...e qui?
B: qui sucu, tumazzu, cucuzzi e tunnu (sugo = salsa, formaggio, zucchine e tonno)
A: oddio...e qui?
B: sucu, prosciuttu, tumazzu (salsa, prosciutto, formaggio)
A: oh, finalmente, prendo quello!
dopo averlo assaggiato:
A: ma è solo salsa, prosciutto e formaggio? Perché ha un sapore strano...
B: a no, chistu iè sucu, tumazzu, angiòvi, fungi, prosciuttu e cucuzzi, e va be', iè bunu, cumpà... (ah, no, questo è con salsa, formaggio, acciughe, funghi, prosciutto e zucchine, e va be', compare, è buono...)
Gli ennesi al volante
Gli ennesi al volante si dividono in due categorie: gli addormentati (99%) e i pazzi (1%). Enna bassa, in particolare, sarebbe un posto con un traffico scorrevolissimo se non fosse abitata da ennesi. Fermi al semaforo, infatti, il tempo di reazione dell'ennese medio allo scattere del verde è un tempo inquantificabile, ma in genere è il tempo per:
- rendersi conto che il semaforo è diventato verde;
- ricordarsi che il verde vuol dire "puoi passare";
- vedere se c'è qualcuno che ha già iniziato a muoversi;
- controllare in che posizione è il cambio;
- ricordarsi qual è il pedale della frizione;
- premerlo;
- ricontrollare se il semaforo è ancora verde;
- innestare la prima (questa è una fase critica);
- rivolgere una veloce preghiera a sant'Anna;
- controllare che il semaforo sia ancora verde;
- accorgersi che è di nuovo rosso e aspettare lo scatto successivo del verde.
- Opel corsa GSI
- 106 Rallye
- Renault 5 Turbo
- Uno Turbo IE (rigorosamente rosso scolorito)
- 205 Rallye
- 205 GTi
- Ford Escort
- Lancia Delta
- Lancer Evolution
- Subaru
- Renault Clio
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Enna
"Sono uno psicocriminale.....e nemmeno lo sapevo"
Ricordate il povero Parsons, nel libro di George Orwell "1984", in lacrime, in attesa di essere portato nella stanza 101, perchè accusato dai figli di essere uno psicocriminale ?
Ebbene nella ridente cittadina siciliana di cui ci occupiamo in questo blog, sono cose che accadono realmente.
Infatti è mentalità comune tra gli ineffabili ennesi, l'occuparsi degli affari altrui e di conseguenza di giudicare senza nemmeno conoscere.
Infatti il cittadino medio ennese (di qualsiasi fascia d'età, maschio o femmina e di qualsiasi estrazione sociale) vive perennemente di luoghi comuni ed idiozie arcaiche da sempre.
Vediamo un pò come l'ineffabile ennese deduce stili di vita, orientamenti sessuali e comportamento degli altri.
- Se non sei fidanzato/a allora devi essere sicuramente un omosessuale e devi essere preso in giro
- Se esci sempre con lo stesso amico/a devi essere sicuramente un omosessuale
- Se non ti si vede in giro per un pò di tempo allora devi sicuramente esser finito in prigione
- Se ti vesti in modo particolare sei di sicuro un drogato
- Se non sei allineato con l' "Enna Style"(1) sei sicuramente una persona disturbata
- Se non percorri come un idiota, avanti e indietro, almeno 60-70 volte ogni sera la via Roma sei una persona strana e da prendere in giro
All'ennese non importa minimanente se quella persona la conosce o meno, l'importante per lui è spettegolare alle sue spalle, per fare il figo, con amici, parenti e conoscenti, il tutto condito da risate idiote, frasi sconnesse e suoni gutturali da perfetti trogloditi quando vi incontrano per strada.
Ovviamente come da perfetto Enna Style, non possono mancare le nomee, le offese e gli epiteti ingiuriosi che accompagneranno il/la malcapitato/a per tutta la vita, con conseguenze psicologiche per alcuni abbastanza gravi.
(1) L'Enna Style è il modus vivendi al quale ogni ennese che si rispetti deve adeguarsi e del quale parleremo in un altro post.
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